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I Portici.

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I portici furono costruiti e decorati con le case dal 1300 al 1500, utilizzando le colonne e le pietre nobili ricavate dalle case abbandonate dell’antico borgo romanico.

I portici rappresentavano per i nostri antenati la grande pubblica sala, il lungolago per il passeggio, l’ampio, arioso deposito, il porto lacuale comodo e tranquillo.

 

Qui i borghigiani si trovavano nei giorni belli e in quelli brutti, sempre nelle cerimonie civili e religiose e nelle manifestazioni artistiche; qui era l’emporio dei prodotti del lavoro provenienti dal lago, dalla campagna, dalle selve e dai boschi; qui si trovava lo scalo delle numerose barche ad arcioni a due, quattro, sei remi, le quali spingevano il loro muso di prua fin sotto il porticato, per caricare e per scaricare; qui i pescatori ammassavano, stendevano, rattoppavano le loro reti. Tutto è ora mutato.

Prima dello scoscendimento del 10 settembre 1862, i portici arrivavano fino alla casa degli eredi fu Carlo Isella. Scomparvero nel lago quattordici arcate sostenenti i muri di sette case.

Testo tratto dal libro: “Morcote arte e storia” di Mario e Sergio Caratti


SalvioniEdizioni – 2007

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